Avere un laghetto in perfetta salute non è affar da poco, ecco perché la fitodepurazione dell’acqua è un fattore importante.
Quando parliamo di laghetti, la nostra mente immagina le belle ninfee colorate, l’acqua limpida e cristallina e tanti pesci felici da ammirare. Ma è anche vero che non sempre è facile raggiungere determinati risultati specie quando partiamo da zero e senza esperienza. Come sono partita io qualche anno fa. E che ho dovuto per forza e col tempo imparare cose che mi rimangono sempre più stupita ed affascinata. In questo articolo ad esempio, mi fermerò a parlare dalla purezza dell’acqua e dell’equilibrio che si deve raggiungere per avere un ecosistema in salute e bello anche da vedere.
Ora se state pensando di allestire un laghetto o meglio ancora lo avete già allestito, allora sicuramente saprete dell’importanza che possono rivestire le piante nell’equilibrio di questo ecosistema.
Quando ho allestito il mio piccolo laghetto in giardino, avevo subito cercato delle piante che potessero aiutarmi a mantenere il mio piccolo mondo acquatico in perfetta salute e, un po’ perché mi aveva sempre attratta, un po’ per sperimentare iniziai con una ninfea. Ora, per chi si sta chiedendo che ruolo e funzione possa avere la ninfea nei laghetti, qui ho preparato un piccolo specchietto riassuntivo di quelle che sono le 3 specie di piante importanti che non devono mancare nel vostro laghetto esterno. Vediamole insieme.
- Le piante ossigenanti: ancorate al fondo del laghetto, sono quelle piante che, come dice la parola stessa, ossigenano l’acqua grazie alla loro capacità di sottrarre ossigeno alle alghe. Sono indispensabili per l’ecosistema acquatico.
- Le piante galleggianti : definite grandi depuratrici naturali grazie alla forte consumazione di nitrati e sostanze minerali in eccesso di cui sono capaci, queste piante impediscono intorbidamenti e la proliferazione di alghe filamentose. Ecco perché sono anche chiamate “filtranti”. Molte di queste hanno anche un grande effetto decorativo. La ninfea ad esempio, grazie alle sue foglie fluttuanti sull’acqua è in grado di impedire il passaggio della luce solare, particolare di cui sono ghiotte appunto le alghe.
- Le palustri: diverse in conformazione, queste piante filtrano l’acqua nutrendosi della sostanza organica presente in acqua e nel substrato ed hanno anche un effetto ossigenante. Vanno posizionate a diverse profondità a seconda della specie e rappresentano l’ideale dimora anche per piccoli animali come lumache d’acqua. Possono avere anche delle altezze abbastanza consistenti e fioriture moto abbondanti.
- Le piante ombreggianti: Anche qui posso citarvi la ninfea in quanto le sue foglie sono l’esempio perfetto di pianta ombreggiante. D’estate è indispensabile che la luce diretta del sole non sia battente sull’acqua. Le ombre sono importanti sia come già detto, per impedire alle alghe di crescere ma soprattutto per mantenere bassa la temperatura dell’acqua.
LA PIANTA CHE FA BENE AL LAGHETTO? LA PONTEDERIA CORDATA
Detto questo, l’equilibrio fornito dalle piante è fondamentale e un laghetto che si rispetti, fosse anche il più piccolo di questo mondo, deve poter contare sulla loro presenza. Io l’ho fatta questa esperienza, anzi continuo ad imparare nuove cose e qui in questo articolo voglio parlarvi di una pianta in particolare, la Pontederia.
La Pontederia è una pianta palustre e quando ho acquistato il suo bulbo, sulla foto era rappresentato come un iris. Solo quando è cresciuta, ho saputo veramente quale pianta fosse, grazie ad un’ app che riconosce le piante.
La cosa spettacolare di questa pianta, è stata l’immediata differenza che ha portato nel mio piccolo laghetto. Prima che la mettessi a dimora infatti, c’erano quelle odiose alghe filamentose e la ninfea aveva fatto si e no qualche fiore.
Dopo alcune settimane dalla messa a dimora della Pontederia, ho invece subito notato le differenze: le alghe che fino a quel momento prosperavano sulla superficie dell’acqua, cominciavano a sparire mentre la ninfea ha cominciato a produrre fiori più numerosi! Questo è stato possibile perché questa pianta palustre ha un forte potere filtrante e va a togliere nell’acqua i nutrienti preferiti dalle alghe. Ho inoltre notato che i fiori di questa pianta attirano insetti come le api e altri moscerini che cadendo diventano anche un bel banchetto per i pesci…In pratica è bastato aggiungere una pianta al mio laghetto, per testare un risultato sorprendente!
Vi ricordo che sono agli inizi della mia esperienza con un laghetto esterno ed altri miglioramenti devono essere messi in opera ma osservare la natura così prospera dopo solo qualche piccolo accorgimento, è qualcosa che incentiva molto in tal senso.
Sicuramente ci sono altre piante che danno risultati altrettanto sorprendenti, ma qui vi parlo delle Pontederie e vi spiego come coltivarle.
DOVE PROCURARSI UNA PONTEDERIA E COME COLTIVARLA
Di solito queste piante le si può acquistare su internet ma io l’ho trovata presso un vivaio della mia zona. In questo caso mi è stata fornita completa del vaso, dei sassolini e persino del concime per iniziare la sua piantagione.
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La pontederia cordata è una pianta acquatica perenne rizomatosa originaria delle americhe. Preferisce i luoghi molto luminosi, preferibilmente soleggiati; questa specie si adatta anche a mezz’ombra, ma non all’ombra completa, perché in tal caso i suoi fiori stenterebbero a sbocciare. Generalmente questa varietà di piante non teme il freddo ma nelle zone dagli inverni rigidi, è meglio tenere le sue radici coperte da uno strato maggiore di acqua.
La Pontederia ha una conformazione costituita da una rosetta di grandi foglie larghe, spesse e di colore verde scuro brillante, che crescono fino a 50-60 cm di altezza. Ha una fioritura solitamente lunga che può protrarsi fino all’arrivo dei primi freddi autunnali.
Essendo una palustre , la Pontederia deve essere messa a dimora in un vaso forato delle dimensioni minime 20 cm x 20. Deve essere piantata all’incirca a 10 cm sotto la superficie dell’acqua. Dopo aver riempito il vaso di terreno, si interra il bulbo, lo si copre con dell’altra terra e sopra si adagiano piccoli sassolini( che io ho trovato già nella confezione insieme al concime ).In questi istanti, si pratica anche il foro nel terreno per l’inserimento del concime. Ora che il gioco è fatto, potrete mettere la vostra pianta nel laghetto e mi raccomando, la parte meno profonda! Non dimenticate che la Pontederia è una palustre!
Ora che abbiamo familiarizzato con la Pontederia vi lascio le sue foto. La Pontederia in fondo nell’angolo e la ninfea in primo piano in piena vegetazione ormai libera dalle invadenti alghe!
Le foglie della Ninfea erano sotto il sole perciò potrebbero sembrare ingiallite ma in realtà sono molto verdeggianti!!